Grandi idee, pochi mezzi

 

Ci possiamo togliere delle piccole soddisfazioni giorno dopo giorno (tappa dopo tappa), l'importante è andare avanti senza remore e solo per il piacere di farlo. Così è il nostro lavoro di tutti i giorni, con alti e bassi con speranza e voglia di non lasciarsi andare . Nell'agitato mare editoriale è davvero difficile stare a galla. Realizzare una rivista Amiga mese dopo mese si fa sempre più duro. Poco software, vendite sempre al limite della sopravvivenza hanno convinto il nostro editore a tentare una ennesima soluzione. Soluzione che non ci trova d'accordo ma che è inequivocabile. Sto parlando della trasformazione della nostra testata da mensile e bimestrale. Questo dunque è l'ultimo mensile. Il prossimo numero sarà quello di Ottobre-Novembre. La tiratura ed il prezzo rimarranno ovviamente invariati così come la foliazione. Unico vantaggio sarà il maggior tempo a disposizione per realizzare il nostro CD-ROM.

Come sempre abbiamo grandi idee, per i mezzi ci stiamo organizzando.

 

E' ufficiale: Petro Tyschtschenko sarà presente a "Pianeta Amiga". Con questa presenza la fiera assume un aspetto più internazionale. Cercheremo di capire dalla parole del presidente dell'Amiga International che cosa ci aspetta. Certo che se alle parole seguissero i fatti...

 

Michele Iurillo (yuri@skylink.it)

 

(editoriale del numero di Settembre 1997 n.89)


Io ci credo

 

Durante la mia permanenza in quel di Londra ho avuto modo di riflettere a lungo sulla possibilità di realizzare una mostra mercato simile al World of Amiga in Italia. In effetti è stata proprio la nostra testata l'unica "entità" ad essere mai riuscita ad organizzare un evento fieristico solo per Amiga. Sto parlando di Amiga Days e degli anni felici della nostra piattaforma, sto parlando di Roma e di un Ergife Palace Hotel pieno di amighisti con la loro copia di Enigma sotto il braccio. Sto parlando di un successo non più ripetuto (anche se tentato anni dopo a Milano e divenuto irrealizzabile per i costi assicurativi quintuplicati per la guerra del golfo), sto parlando dell'anno (del signore) 1989.

Ma lasciamo stare i fasti del passato per concentrarci nel presente. Dopo il fallimento di tante interessanti iniziative (tutte sempre supportate dalla nostra testata) come Bit.Movie, Bit.Music, Pixel Art Expò non sembra facile organizzare un evento dove non è garantita la presenza di massa degli utenti PC. C'è da dire che laddove si è tentato di aprire a questi utenti a discapito dei vecchi e fedeli utenti Amiga (leggi Bit.Movie) l'interesse è presto scemato innestando un trend negativo e irreversibile.

Oggi c'è chi ci riprova, oggi c'è chi scommette ancora sulla nostra piattaforma, malgrado la latitanza di Amiga International (ex Technologies ed ex mamma-Commodore) e malgrado i tempi non proprio felici. Lo scenario di questa nuova sfida è la bella Toscana.

Empoli a pochi minuti da Firenze e quindi a poche ore da Milano e da Roma sarà il nuovo palcoscenico per quello che potrebbe essere potenzialmente l'evento Amiga dell'anno.

Noi abbiamo deciso di appoggiare in pieno questa manifestazione dando retta più al cuore che al cervello e sto scrivendo queste righe per esortarvi a fare altrettanto.

Si è parlato spesso di dare un segnale forte. Si è detto spesso, anche da questo pulpito, che il mercato italiano è florido malgrado tutto. Malgrado una pressione fiscale schiacciante che obbliga i rivenditori a ricaricare sul prezzo dei prodotti, malgrado un sistema postale che impedisce la nascita di mail order degni di questo nome, malgrado la grande distribuzione sia in mano a grandi mercanti che vedono facili guadagni solo sul mercato PC e che preferiscono non pensare e quindi non prendere in considerazione piattaforme alternative.

A questi ultimi rivenditori stoicamente rimasti chiedo di fare un piccolo ulteriore sforzo. Chiedo di partecipare dando la possibilità agli utenti di toccare con mano l'hardware e il software che vedono recensito sulle riviste. Chiedo a questi "eroici" negozianti di uscire per una volta dal loro ambito locale e assumere un ruolo nazionale. Se arriverete in tanti arriveranno tanti visitatori garantendovi un guadagno soprattutto di immagine.

Agli utenti dico di partecipare per dare un segnale forte a questi rivenditori. Un segnale che li aiuti a credere ancora nella piattaforma Amiga malgrado tutto. Un segnale che li aiuti a investire ancora tempo e denaro. Questo appello è per tutti: secessionisti che credono di poter vivere senza vedere oltre il palmo del loro Workbench e che preferiscono separarsi dagli altri sistemi con un taglio netto e altri che pensano nell'integrazione Amiga-resto del mondo grazie ad cavi, cavetti e dischetti.

A tutti voi io dico: io ci credo. Fatelo anche voi. Perché Amiga in Italia c'è. Malgrado tutto.

(per maggiori informazioni su Pianeta Amiga premere qui)

 

Michele Iurillo(yuri@skylink.it)

(editoriale del numero 88 - Luglio/Agosto 1997)


Mind the gap

 

Chi è stato a Londra almeno una volta sa che per tutto il percorso tra Heatrow ed il centro una voce ripete ossessivamente "Mind the gap" ad ogni fermata della metro. E' riferito al buco che corre tra il treno ed il marciapiede ma per me comincia ad avere anche un altro significato. Il "gap" che Amiga deve coprire per tornare in auge è ancora ampio. Se a questo aggiungiamo che il nostro sistema manca di un aggiornamento da anni ed è da anni che non si sviluppano nuove macchine tutto assume un particolare significato. "Mind the gap" il gap che Amiga aveva sugli altri computer e che ora non ha. "Mind the gap"

Quella che doveva essere una piena iniezione di fiducia per il mondo Amiga, cioè la prima conferenza congiunta di Gateway2000 e Amiga International, si è rivelata un altro mezzo fiasco. Le notizie sono buone, ma è incredibile che sia Taylor della Gateway200, sia Petro T. si siano presentati senza dati concreti parlando a braccia di cose trite e ritrite. "Amiga è una macchina superiore", "Amiga deve uscire dal suo guscio", "Amiga può essere l'alternativa al duopolio Intel-Microsoft". Cose che andiamo ripetendo da anni. Sull'incalzare delle domande della numerosa comunità Amiga presente al Novotel i due sono rimasti senza risposte. Aggiungendo altri "vedremo", "ci stiamo pensando" a quelli già fino a qui ascoltati. Fortunatamente ho preso l'aereo non solo per questa pantomima ma anche per la interessante fiera World of Amiga Show di cui trovate un ampio resoconto nelle pagine seguenti. Mi aspettavo qualche cosa di più concreto e ho potuto toccare con mano l'ambiente ostile in quel di Londra per Petro T. e per l'Amiga Technologies in generale. Qui non avevano visto con buon occhio quel tostapane del Walker (ribatezzato proprio in Inghilterra "La testa della morte nera" riferito a Guerre Stellari), qui non è ben visto Peter Kittel el suo TransAm (che come al solito non funzionava). C'è poi un certo rancore per quello che i tedeschi hanno fatto a David Pleasence (su cui stiamo realizzando una retrospettiva ed un intervista verità) il quale era ridotto a vendere vecchi pezzi di storia in un angolo alla Power Computing.

La ditta italo-inglese invece va a gonfie vele. Tony Ianiri ci ha dichiarato che è soddisfatto del mercato e che il suo volumi di vendita sono sempre più alti.

Il numero di questo mese è ancora una volta denso di notizie e di articoli., vi assicuro che abbiamo lottato per poter pubblicare tutti gli articoli e molti sono stati spostati sul prossimo numero che si annuncia altrettanto ricco.

Qui in terra di Spagna comincia già a fare troppo caldo. E mentre rispolveriamo già il condizionatore (e siamo solo a fine maggio) pensiamo ad un autunno ancor più caldo. Caldo di novità Amiga che tutti noi stiamo aspettando. Siamo anche disposti a sudare.

Michele Iurillo(yuri@skylink.it)

(editoriale del numero 87 - Giugno 1997)


 

Purché non sia una "vaccata"

 

Ormai siamo pronti a tutto. In questi anni di militanza Amiga abbiamo visto ogni tipo di animali. Gli "squali" che divorarono la Commodore International, gli "avvoltoi" tedeschi della Escom avvelenati ancor prima di assaggiare il loro boccone. Poi, questa è storia recente, i vampiri della Viscorp che hanno solo succhiato sangue (quel poco che restava) alla nostra piattaforma. Ora è il momento delle "Vacche". Personalmente ho sempre avuto un buon rapporto con questi animali, sarà per via dei formaggi che apprezzo da sempre, sarà per l'aria bonacciona e pacifica che ispirano.

Che siano "vacche grasse" o "magre" è presto per dirlo. La comunità Amiga internazionale è in subbuglio. Finalmente un compratore con i soldi, finalmente una azienda che non ha paura di promuovere i suoi prodotti, finalmente un azienda che punta in alto partendo dal basso. Dal basso del South Dakota dove ora sono alle prese con acqua e neve e forse non hanno

tempo di rispondere alle tonnellate di Email che arrivano da tutto il mondo. Anche questa volta la scena si è ripetuta, server intasati, traffico triplicato e una pressione che la Gateway2000 non può aver ignorato.

 

I nuovi padroni non hanno ancora svelato i loro piani. Sappiamo che cambieranno il nome della Amiga Technologies (forse troppo teutonico) con un più ampio Amiga International (il che ricorda vagamente Commodore International e quella strana donna di Gail Wellington)., sappiamo che avranno molto da fare, sappiamo che hanno qualche problema con Village Tronic che è a tutti gli effetti padrone legale del sistema operativo Amiga.

Dovremo aspettare fino al meeting di Londra. Durante il World of Amiga ci sarà la prima conferenza stampa e solo allora ci scateneremo in giudizi e sentenze. Per ora rileviamo che Gateway2000 fa PC. Belli, multimediali ma pur sempre PC e la tecnologia Amiga per conoscerla bisogna amarla e per amarla bisogna conoscerla.

Qualcosa ci faranno con Amiga, se no non avrebbero speso tutti questi soldi. Quello che più preoccupa e questo silenzio lungo e inaspettato dopo l'uno-due di fine Marzo.

Abbiamo raccolto tutto quello che sappiamo in un articolo che troverete fra qualche pagina, non contenti lo abbiamo integrato con un paio di interventi autorevoli tutti votati alla cautela.

Per quanto riguarda il nostro futuro non ci sentiamo ancora di passare ad una edizione completamente su CD-ROM perché non ci sono le premesse per farlo. Il referendum è stato vinto dai favorevoli ma ho come scusa che questa non è una maggioranza qualificata e quindi la riforma costituzionale di Enigma Amiga Run non si può fare, almeno per ora.

Scherzi a parte la nostra bi-camerale ha deciso che è ancora presto ma che questa è la nostra direzione. Prima o poi lo faremo. Ora studiamo forme differenti per raggiungere più pubblico ed ottenere un prodotto sempre migliore. Tra le ipotesi il passaggio della testata da mensile a bimestrale. Questo permetterebbe con più calma di preparare rivista e CD-ROM anche se mancherebbe quella immediatezza che la versione mensile garantisce.

Come già anticipato a molti lettori in Email recupereremo il nostro ritardo nel numero doppio di Luglio/Agosto fino ad allora dovrete diventare il nemico del vostro edicolante, il quale sarà stufo di vedere il vostro naso appiccicato alla sua vetrina ma sicuramente non dimenticherà il nome della testata che gli chiedete. Dalla esposizione nelle edicole proviene, secondo una recente indagine, l'esito positivo o negativo di una rivista. Sarete i nostri agenti di controllo, sarete implacabili e noi vi santificheremo un'altra volta.

Ultimi, ma non per importanza i miei personali ringraziamenti a : Eric Schwartz (thanks for the cover picture), Ermanno Di Mario (nuovo uomo CD), Philip A. Vedovatti (per le sue fantastiche icone che troneggiano nel nostro Web), Kevin Hisel (grazie di esistere), Andrea Morocutti (a cui dovrete far riferimento per tutti i giochi) e Michele Quaini (l'uomo-download a cui si devo molto).

Michele Iurillo(yuri@skylink.it)

(Editoriale del numero 86 di Maggio)


Page by Michele Iurillo mail to:yuri@skylink.it - Enigma Amiga Run it's Copyright of G.R.Edizioni